La filastrocca di Riccardo contro il coronavirus

«Caro coronavirus, sei arrivato nelle nostre vite all’improvviso e ci hai portato via il sorriso», ma «tornerà il sereno e con lui l’arcobaleno, sogniamo la normalità, per l’Italia hip hip urrà!». Riccardo Iezzi, 9 anni, iscritto alla quarta elementare, ha scritto «due righe» indirizzate al virus che sta costringendo tutto il Paese a casa. Il piccolo è figlio di Alessio Iezzi, comandante del nucleo carabinieri di polizia militare presso il Centro addestramento alpino di Aosta. «A quell’età – dice il padre – stare lontani da scuola significa anche nostalgia dei compagni e noia perché non si può giocare insieme a loro. Così Riccardo si è distratto un po’».

tratto dalla “La Stampa” Aosta del 29 marzo 2020

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